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Arriva al S.Gerardo il Vaccino  Italiano

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lunedì, 15 febbraio 2021


A Monza il 1 Marzo sarà sperimentato il vaccino realizzato dai ricercatori  Rottapharm

Il vaccino a DNA di Rottapharm-Takis giunge in un momento in cui alcuni altri vaccini sonogià in uso, sulle popolazioni a rischio come gli operatori sanitari, o lo saranno presto, comead esempio la popolazione anziana.Perché dunque è così importante avere un altro vaccino?“I vaccini anti Covid non sono tutti uguali - risponde Paolo Bonfanti - le piattaforme, a RNAo a DNA, la presenza o l’assenza di vettori virali, fanno ladifferenza come dimostrano glistudi,  anche  in  termini  della  efficacia  della  copertura  vaccinale.  Il  vaccino  a DNA  inoltrepotrebbe essere molto importante in futuro anche per altre ragioni importanti: la possibilitàdi modificarlo adattandolo alla emergenza di varianti del virus non sensibili ai vaccini attuali,la stabilità a temperatura ambiente senza la necessità di dover garantire la catena del freddoe la possibilità di essere somministrato molte volte, nel caso in cui le vaccinazioni anti-Coviddebbano essere ripetute ogni anno”.“In questi mesi abbiamo anche avviato una collaborazione scientifica con la Psicologia Clinicadel Dipartimento di Medicina e Chirurgia diretta dalla prof.ssa Mariagrazia Strepparava e conil Dipartimento di Sociologia del prof. Giampaolo Nuvolati dell’Università di Milano-Bicoccaper studiare le motivazioni, personali e sociali, che hanno spinto tante persone a candidarsicome  volontari,  un  fenomeno  assolutamente  sconosciuto  per  il  nostro  Paese”,  concludeMarina Cazzaniga.Primavera anticipata dunque il 1° marzo a Monza: il sistema-Monza, la collaborazione strettafra Università e Clinica per rispondere ai bisogni della comunità.Il Direttore Generale della ASST Monza Mario Alparone, commenta così l’iniziativa: “In unmomento di crisi come quello pandemico, la capacità di sviluppare sinergie nell’ambito dellaricerca clinica finalizzata al miglioramento delle cure, rappresenta la chiave vincente dellanostra strategia, sperimentare un vaccino capace di essere modificato in un momento didiffusione delle varianti del Covid rappresenta una opportunità importante da cogliere”.

Non sarà ancora primavera il 1° marzo 2021, quando il vaccino tutto italiano di Rottapharm-Takis varcherà l’entrata dell’ospedale San Gerardo di Monza pertrattare il primo paziente nell’ambito dello studio di Fase 1, ma sarà comunque l’inizio di unanuova stagione. La sperimentazione verrà condotta anche presso l’Ospedale Spallanzani diRoma e l’Istituto Pascale di Napoli.Il  prof.  Paolo  Bonfanti,  Direttore  della  Clinica  di  Malattie  Infettive  e  la  prof.ssa  MarinaCazzaniga, Direttore del Centro di Fase 1, saranno lì, pronti per iniziare un’avventura allaquale  l’ospedale,  con  la  collaborazione  dell’Università  degli  Studi  di  Milano-Bicocca,  siprepara ormai da mesi.“Già  da  agosto  infatti  abbiamo  cominciato  a  raccogliere  le  adesioni  dei  volontari  per  lasperimentazione del vaccino a DNA contro Covid – sottolinea Marina Cazzaniga -. Ora lostudio ha  ricevuto  l’autorizzazione di  AIFA e  anche quella del  Comitato Etico  dell’IstitutoSpallanzani, quindi tutto è pronto per portare il vaccino a Monza”.Un lungo iter, concluso lo scorso 4 febbraio con l’autorizzazione appunto di AIFA e il giornosuccessivo dello Spallanzani.In questi mesi, tanto allenamento, la messa a punto di tutte le procedure che servono pergarantire  la  somministrazione  in  sicurezza  del  vaccino,  i  test  sull’elettroporatore,  laprocedura che, applicata ai volontari, permetterà l’entrata del DNA nelle cellule.“Lo scorso dicembre abbiamo condotto uno studio con l’elettroporatore: volevamo testare isintomi  della  procedura,  per  poter  fornire poi  ai  soggetti che  saranno  arruolati  nellasperimentazione i maggiori dettagli possibili – prosegue Marina Cazzaniga – io stessa mi sono sottoposta alla procedura, per essere in grado di spiegare al meglio cosa si prova”.