mercoledì, 24 gennaio 2024

Considerazioni e appunti sulla diffusione incontrollata di notizie tramite i Social Media

Social Media attuali  : Chi ,Come,Perchè ??

Proteggiamo i “fragili” dalle informazioni fuorvianti.
Da sempre sono esistiti coloro che credono che la terra sia piatta, anche se esistono le immagini dalla stazione spaziale che dimostrano che è una sfera. Da molti anni esistono quelli che dicono che l’uomo non è mai andato sulla luna. Da molti anni esistono coloro che credono alle "scie chimiche" per la condensa che si lasciano dietro gli aerei a reazione.
Queste persone non considerano che ogni giorno volano decine di migliaia di aerei e che per ogni aereo che vola sono coinvolte decine di persone…. Possibile che mai nessuno abbia avuto la tentazione di documentare queste azioni, magari solo per guadagnare qualche soldino o un po' di visibilità?
Sappiamo tutti che una notizia è segreta se la conosciamo solo noi. È riservata se la conosciamo noi e nostra moglie/marito. È di pubblico dominio se la conosciamo in 3.
Le persone fragili, come i bambini, gli adolescenti, gli anziani, le persone con disabilità o con problemi di salute mentale, sono le più vulnerabili alle informazioni negative o dannose che circolano sui social media.
Queste informazioni possono avere un impatto negativo sulla loro salute fisica e mentale, perché creano sensazioni di paura e angoscia, sulla loro autostima e sul loro comportamento.
Le persone fragili dovrebbero essere protette dalle informazioni “fantasiose” che circolano sui social media. Questo si può fare solo con l’educazione e la consapevolezza diffusa a tutti i livelli, utilizzando tutti i canali informativi disponibili.
Invece vediamo che questo male oscuro si autoalimenta sui social media, dove spadroneggiano personaggi che assicurano che è stato Israele a effettuare la preparazione delle incursioni terroristiche del 7 ottobre del 2023. Ovviamente non riescono a portare alcuna evidenza, ma lo affermano con tale prosopopea da spaventare appunto tutte quelle persone che vivono nel terrore del complotto, dell’autorità “malefica” che controlla il mondo.
Per questo è importante educare le persone fragili al potenziale impatto negativo delle informazioni dei social media. È importante insegnare loro a riconoscere le informazioni false o fuorvianti, e a sviluppare un pensiero critico.
È importante monitorare l'utilizzo dei social media da parte delle persone fragili, e fornire loro supporto se necessario.
Se una persona fragile è in difficoltà, è importante intervenire rapidamente per aiutarla, per provare a spiegare loro che confezionare una notizia, un assioma non è poi così difficile. Per questo occorre sempre verificare l’attendibilità di chi spopola sui social media. Chi è questa persona? Cosa fa nella vita? Dove prende queste informazioni? È stato in Israele?
Sarebbe opportuno, inoltre, che i social media implementassero dei filtri e strumenti di sicurezza per limitare l'esposizione alle informazioni negative o dannose, ad esempio, utilizzando modalità di navigazione che limitino la visibilità di contenuti potenzialmente pericolosi.
Dobbiamo proteggere i bambini, gli adolescenti e gli anziani perché i social media hanno assunto un ruolo sproporzionato, ben maggiore di quello che ha avuto in passato la televisione, nel veicolare alle persone informazioni prive di qualsiasi fondamento, ma che diventano “reali” solo perché scritte su Facebook. Ma scritte da chi? Verificate da chi? Provenienti da dove?
Ecco proviamo a diffondere questo tipo di ragionamento per evitare che la nostra diventi una società di persone che vivono sotto l’ipnosi negativa di chi, per ragioni varie, tenta di diffondere notizie prive di fondamento.

Di C. Maddaloni