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L' Europa , questa sconosciuta ...

giovedì, 5 ottobre 2023


L'Unione Europea rimane ancora una Istituzione astratta e non molto vicina ai cittadini ..

- Roma, 5 ott. 23 -

La UE come l' Araba Fenice ...Tutti dicon che ci sia , dove sia nessun lo sa....

Nell’Unione Europea il tema immigrazione è scottante, ma non è l’unico problema che deve gestire l’Unione. Per altro il problema immigrazione clandestina non affligge, in modo omogeneo, tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione, ma solo quelli esposti in prima linea sulle rotte migratorie e in particolare l’Italia; questo perché negli anni abbiamo mostrato una maggiore tolleranza e una predisposizione all’accoglienza che non esiste in altri Paesi come Malta, Francia e Spagna, i quali hanno posto in essere misure di contrasto all’immigrazione clandestina ben più rigorose di quelle adottate dal nostro Paese.
È importante ricordare che l'Unione Europea funziona sulla base di Trattati e sulla base dei Trattati vengono emanate le Direttive e le Raccomandazioni, che sono atti giuridici vincolanti per tutti i Paesi che partecipano all'Unione Europea.
Il processo legislativo dell'Unione Europea è caratterizzato da un sistema di co-decisione tra il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione Europea. In alcuni casi, il processo legislativo è distinto da una procedura di consultazione, in cui il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea vengono informati dalla Commissione Europea sulla proposta legislativa per verificare il loro supporto alla proposta.
Il processo legislativo dell'Unione Europea può essere suddiviso in tre fasi principali:
1) La fase di proposta: la Commissione Europea è l'unico organo dell'Unione Europea con il potere di presentare proposte legislative. La Commissione Europea può presentare proposte legislative su propria iniziativa o su richiesta del Parlamento Europeo, del Consiglio dell'Unione Europea o di un Governo di uno Stato membro.
2) La fase di esame: il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea esaminano la proposta legislativa presentata dalla Commissione Europea. Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea possono apportare modifiche alla proposta legislativa.
3) La fase di adozione: il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea adottano l'atto legislativo in via definitiva.
Si ricorda inoltre che esistono tre procedure legislative principali nell'Unione Europea:
Procedura legislativa ordinaria: è la più comune e viene utilizzata per la maggior parte delle politiche dell'Unione Europea. In questa procedura, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno un potere di veto reciproco.
Procedura di consultazione: il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea sono consultati dalla Commissione Europea sulla proposta legislativa. Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea possono esprimere un parere sulla proposta legislativa, ma questo parere non è vincolante per la Commissione Europea.
Procedura di cooperazione: è stata sostituita dalla procedura legislativa ordinaria dal trattato di Lisbona.
Mentre gli atti giuridici dell'Unione Europea sono suddivisi in quattro categorie principali:
Regolamenti: sono atti giuridici vincolanti in tutti i loro elementi e sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri. Direttive: sono atti giuridici vincolanti per gli Stati membri quanto al risultato da raggiungere, ma lasciano agli Stati membri la scelta della forma e dei mezzi per conseguirlo.

? Decisioni: sono atti giuridici vincolanti per gli Stati membri o per le persone cui sono indirizzate.
? Raccomandazioni e pareri: sono “pareri” non atti giuridici, quindi non sono vincolanti per i Paesi membri che possono decidere di seguire o meno la Raccomandazione emanata dall’Unione Europea.
Il processo legislativo dell'Unione Europea è un processo complesso e articolato. Tuttavia, è importante comprenderlo per conoscere come vengono adottate le politiche dell'Unione Europea.
Ecco perché non è facile capire come mai i cittadini comuni, ma anche molti dei nostri politici, non si rendano conto che l'Unione Europea, a cui abbiamo aderito, funziona in base alle leggi comunitarie vigenti, che sono appunto i Regolamenti, le Direttive e le Decisioni. Queste leggi comunitarie sono vincolanti per i Paesi che fanno parte dell'Unione.
Le leggi comunitarie vigenti in materia di immigrazione, che sono definite nel Trattato di Schengen e nei Regolamenti attuativi, prevedono il respingimento alle frontiera oppure il rimpatrio per tutti coloro che non hanno diritto ad accedere e a permanere nell'area Schengen.
I trattati vigenti non prevedono la redistribuzione dei migranti, non prevedono solidarietà nell'accogliere i richiedenti asilo. Non lo prevedono e non sarà mai possibile cambiare questi trattati in tal senso, perché nessun paese dell'Unione accetterebbe una revisione di questo tipo.
Alle proposte di modifica dei regolamenti non si oppongono solo i cosiddetti paesi di Visegrád, ma anche la Danimarca, la Finlandia, l'Olanda, l'Austria e ovviamente la Francia e la Germania
Infatti, com’è stabilito nel tanto citato Regolamento di Dublino, si prevede che il richiedente asilo non si deve muovere dal Paese dove ha presentato la domanda, che è il Paese di primo ingresso nell’Area Schengen. Il richiedente asilo potrà muoversi all'interno dell'Unione Europea solo dopo che è stata accolta la sua richiesta di protezione internazionale. Ma questo avviene solo per il 5% delle richieste presentate. Tutti gli altri devono essere riportati indietro, o nel Paese di primo ingresso, o nel loro Paese di origine.
Ecco perché a volte risulta evidente che il funzionamento dell’Unione Europea è sconosciuto non solo ai cittadini, ma anche a tutti coloro che dovrebbero interfacciarsi con questa struttura giuridica sovrannazionale; e proprio per questo, forse, non lo fanno in modo adeguato.
I governi del nostro Paese per anni hanno invocato la redistribuzione dei migranti. Ma questo è previsto nei trattati dell’Unione Europea? No. E allora?

 By Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale