Il 19 e il 20 settembre 2023 le forze armate dell’ Azerbaijan hanno attaccato pesantemente il Nagorno Karabakh,le cui esigue Forze Armate sono state travolte dalla potenza di fuoco e dal numero dei soldati azeri e si sono arresi..Le Truppe di Peacekeeping Russe,presenti a tutela della sicurezza dell’Enclave non sono intervenuti in loro difesa , anzi hanno consigliato alla Milizia Armena di arrendersi .. Forse seguendo gli ordini del Cremlino , che in questo frangente dà più importanza ai rapporti con Bakù e Ankara
Sembra cosi terminata la situazione dell’enclave armena del Nagorno Karabakh, tra l’Armenia e l’Azerbaijan.. Il piccolo stato etnico dell’Artsakh, uno dei tanti retaggi dello sfascio dell’Unione Sovietica nel 1991, causa di attrito tra gli Stati confinanti della regione caucasica , dopo 30 anni stato sacrificato per gli interessi delle potenze vicine, specie Russia e Turchia. E ormai ad aver sancito la vittoria definitiva di Baku, che ha sfruttato l’ amicizia dalla Russia con la Turchia, alleata degli azeri, per imporre un fatto compiuto, spingendo Mosca a non intervenire .. Ma la sua conquista da parte del governo di Baku non si fermerà perché sono già pronti a progettare una linea protetta territoriale con l’enclave azera del Nakhicevan.
Un forte appello perché l’Italia apra le sue frontiere ai profughi del Nagorno Karabakh è arrivato in occasione del meeting di Bologna, organizzato dalla rappresentanza in Italia della Repubblica dell’Ossezia del Sud, con la partecipazione dell’Ambasciatore dell’Ossezia in Italia , Dott. Mauro Murgia : “La situazione nel Nagorno Karabakh è drammatica per la fuga di migliaia di persone dalla propria terra, con l’abbandono delle proprie abitazioni, del lavoro e dello studio, famiglie intere di etnia armena che lasciano l’autoproclamata Repubblica dell’Artsak per non vivere sotto il governo azero”
In occasione del meeting è stato chiesto all’Italia di attivarsi per far cessare questa vergogna, senza fermarsi di fronte agli interessi per il gas dell’Azerbaijan. Di intervenire quindi attraverso la rappresentanza diplomatica a Erevan per far conoscere la disponibilità all’accoglienza, anche perchè in Italia vive da sempre un’importante comunità armena, con sono scuole e chiese cristiane armene. “ Sarebbe una piccola ma importante soluzione per strappare le famiglie al dramma e dare loro la possibilità di una vita normale, sperando che possano un giorno ritornare in un Nagorno Karabakh stabilizzato. “ conclude l’ Ambasciatore Murgia ..
Malgrado l’esodo dei profughi verso l’Armenia, le proteste di esponenti politici e Organizzazioni internazionali . Yrevan ha soltanto protestato e condannato il conflitto , ma non è intervenuta militarmente , considerando la disparità di forze e armamenti … Tuttavia sta usando una strategia Diplomatica pesante contro i nemici e complici agressori .. Proprio Ieri l ‘Armenia ha aderito alla Corte Penale Internazionale e ha ratificato il mandato di arresto contro Putin ..Stamani Il Ministro degli Esteri francese è atterrato a Yerevan per la fornitura di armi e missili alle Forze Armene .. Si sono schierati con l ‘Armenia anche Francia , Germania e , molto probabilmente anche la Spagna , .. E l Italia cosa farà ?? Seguirà il consiglio del Dott. Murgia ??