Mercoledì, 24 Aprile 2024

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Mons. A.Bica :"Canali Umanitari dalla Romania all'Ucraina "

martedì, 22 marzo 2022


Incontro con Vescovo Ortodosso e intervista di Em. Riddington..

Don Avondios Bica 

Sacerdote di un grande carisma e con una missione unica: 

"Aprire i canali umanitari per l’Ucraina dalla Romania". 

Stamane il mio arrivo alla chiesa russa ortodossa ha sortito un grande risultato: la conoscenza approfondita di un uomo al servizio di Dio che ha fatto dell’aiuto verso gli altri la sua ragione di vita. 

Avevo visto il vescovo Vica in alcune trasmissioni televisive, ma oggi quando ho avuto il modo di intervistarlo, ho reperito una persona di una immensa umanità ed una forte sensibilità, ma anche di una volontà unica, senso di responsabilità, orgoglio 

 

 Dimitrie Joan Bica, nato nel 1977 a Caransebes, nella parte ovest della Romania, da una famiglia modesta di operai del tempo di Causescu, in una famiglia credente della fede ortodossa vissuta in silenzio per la paura del regime. 

Il suo sogno è diventare un grande pittore. Il segno dell’ arte si fa sentire in tenera età, a 4 anni con un chiodo raffigura un volto di un uomo con la barba sull’armadio di casa, poi a 12 i genitori lo iscrivono all’ istituto d’arte di Timisoara. 

Negli studi è particolarmente bravo e la pittura lo affascina sempre di più, in particolare, oltre alle varie tecniche, si esprime al meglio con la realizzazione di icone in vetro e in legno, tanto che già alcuni quadri sono stati venduti anche in Italia. Ora si prepara alla realizzazione di una mostra con varie opere, dalle pregevoli icone a tempera e oro, alle tecniche del rinascimento. Un ritrattista che ama le raffigurazioni ad ispirazione religiosa ma che non rinnega l’armonia della natura. Passa dal ritratto al paesaggio con una armonia di luci, ombre e colori incline ai dipinti del 1400 -1500. Soprattutto la pittura è complice e compagna negli anni della adolescenza e del seminario  

Studia Teologia a Timisoara ; terminati gli studi giunge a Roma e poi a Milano, ove diventa vicario del Vescovo Evloghios Hessler, metropolita di Aquileia, che ha gettato le basi per la comunità in via San Gregorio 5, in una porzione superstite del Lazzaretto, quasi mezzo secolo fa .Alla morte del Vescovo Evloghios assume il suo incarico

INTERVISTA 

“Don Avondios , oggi qui al Monastero ho reperito un clima insolito , un’operatività ed un’organizzazione delle varie attività degne di una multinazionale : smistamento dei pacchi dono raccolti , medicinali e prodotti elettromedicali necessari per continuare a vivere in una terra devastata  , si è mai posto la domanda da quale motivazione siano mosse tutte queste persone che la seguono?” 

Don Avondios esplica alcuni concetti teologici :“Ritengo che l’altruismo e la generosità, la volontà di donare  e di aiutare gli altri sono insiti dentro l’uomo, ma talvolta questi valori sono come assopiti ed è necessario che una persona  li faccia riemergere. Non ho fatto altro che esporre attraverso immagini, parole quale fosse la reale situazione dell’Ucraina invasa da un despota che è giunto ad alienare i diritti di un popolo  e la  sua identità. 

Vede sono da poco rientrato dall’Ucraina da un viaggio che ci ha portato in quelle terre ormai desolate e abbiamo assistito ad immagini di dolore e sofferenza mai viste e forse i nostri doni non hanno potuto colmare quei vuoti lasciati dalle bombe e dalla devastazione” 

“Noi tutti l’abbiamo ammirata in questi giorni e soprattutto nelle trasmissioni televisive a cui lei ha partecipato per la sua forza, il suo impegno in difesa dei più deboli , il suo savoire faire , cosa suggerisce ai suoi seguaci , a noi giornalisti che oggi siamo qui?” 

“Suggerisco a voi tutti di diffondere che la novella di Dio si basa sull’aiuto del prossimo tuo così come aiuti te stesso e che l’invasore deve desistere dal suo intento ., perché è un uomo e non si può sostituire a Dio e come tale non deve  decidere della vita degli altri “ 

“ Don Avondios , un’ultima domanda : quali sono i progetti per il futuro?” 

“Carissima Dottoressa , domani mattina alle 5,30 ripartirò per l’Ucraina con un piccolo convoglio umanitario composto da alcuni volontari , un tir, un camion , un van ed  una jeep con tutti i pacchi doni ricevuti, le donazioni, materiale elettromedicale e medicinali….E che Dio Onnipotente ci assista!” 

Poi mi conduce nel cortile del Lazzareto di San Gregorio e mi mostra quello che deve essere caricato sul tir e 

con un sorriso ed una benedizione si congeda con un commiato che sa di arrivederci