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domenica, 20 febbraio 2022


Perchè il vino ci può aiutare nel periodo della Pandemia

 
 a cura di Doc. Emman Riddington
 Il vino ai tempi del coronavirus
Un bicchiere igienizza la gola
Pubblicato il 17 FEBBRAIO 2022 | 17:09
Ringraziamo chi si è battuto in Europa per far
affermare i diritti e i corretti parametri del vino
Assoenologi ha risposto ad alcune domande sul rapporto tra virus e vino. Il Covid-19, quindi, non rimarrebbe né all'interno della bottiglia né nel packaging. In più un bicchiere di vino aiuta a igienizzare il cavo orale.
C'è voglia di conoscere, specialmente quando si tratta di un virus di cui ancora non si sa tutto. Ecco perché l'opinione pubblica, presa coscienza della gravità della situazione (e della conseguente scelta delle istituzioni di imporre misure così drastiche), vuole tutelarsi in ogni modo possibile. Grazie a questo presupposto si possono spiegare le tante richieste fatte ad Assoenologi da parte di soci e di altre categorie professionali.
Un bicchiere di vino pulisce la faringe, dove spesso si annidano i virus - Il vino ai tempi del coronavirus Un bicchiere igienizza la gola
Un bicchiere di vino pulisce la faringe, dove spesso si annidano i virus
Tra queste, immancabile è "qualche dato in più" sulla possibile contaminazione del vino, sulla contaminazione degli imballaggi e sugli effetti limitanti del vino sull'azione del virus.
Ecco allora che Assoenologi, chiaramente con la dovuta prudenza (per il fatto che si tratta di un virus nuovo), dopo un confronto con importanti rappresentanti della comunità medica, si sente di rispondere ad alcune delle richieste formalizzate.
COVID 19 E VINO
IL CAFFE' DI LUGANO E LOCARNO
BY doc. Emman Riddington
 Il virus può sopravvivere nel vino?
La sopravvivenza del virus nel vino appare impossibile in quanto la concomitante combinazione della presenza di alcol, di un ambiente ipotonico e della presenza di polifenoli impedisce la vita e la moltiplicazione del virus stesso.
E invece all'interno degli imballaggi?
È un'eventualità assai remota, se non addirittura statisticamente inestistente. Specie in considerazione della breve vita del virus e dell'assenza di un potenziale ospite biologico vivente.
Che effetto ha il vino sull'azione del virus?
Un consumo moderato di vino, legato al bere responsabile, può contribuire ad una migliore igienizzazione del cavo orale e della faringe, area, quest'ultima, dove si annidano i virus nel corso delle infezioni.Il componente si chiama resveratrolo ed è sotto la lente di ingrandimento degli scienziati per l'invecchiamento. Secondo lo studio il resveratrolo aiuterebbe l'attivazione delle cellule in grado di riparare i danni dell'età che avanza, riuscendo ad imitare un ormone come l'estradiolo che è presente soltanto nel corpo femminile.
Gli scienziati hanno scoperto anche il risvolto della medaglia. Un consumo eccessivo di resveratrolo può velocizzare l'invecchiamento delle cellule e quindi è opportuno consumare in modo corretto il tuo bel bicchiere di vino rosso. Mantenere livelli adeguati di estrogeni, inoltre, è fondamentale per prevenire alcune malattie come diabete e problemi di natura cardiaca.
Benefici per le donne
Henry K. Bayele, uno degli autori dello studio, ha spiegato nel dettaglio l'efficacia del composto sul corpo di una donna nel periodo di post-menopausa (dopo un anno dalla fine del ciclo mestruale): "Un consumo moderato di vino rosso come parte di una dieta sana potrebbe essere in grado di fornire i benefici degli estrogeni. Ciò si applicherebbe sia agli uomini che alle donne di tutte le età. Le donne in post-menopausa possono avvertire maggiormente questi benefici perché hanno riserve di estrogeni inferiori rispetto agli uomini della stessa età".
Fonte| "Sirtuins transduce STACs signals through steroid hormone receptors" pubblicato su Scientific Reports il 24 marzo 2020
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